venerdì 26 febbraio 2010

Scontro di giuoco tra Carrus e alcuni alabardati, in Triestina - Mantova

Godeas che ti tendeva
la nerboruta mano.
Tu, piccolo mediano,
caduto steso al suol.
Sul campo biancorosso
vedesti la tua ora.
Ma Denis ti rincuora
e ti risveglia ardor.

giovedì 25 febbraio 2010

martedì 23 febbraio 2010

Attaccanti contro in Atalanta - Chievo Verona

L'uruguagio Granoche
sveglia oasi
al nomade Amoruso

Ti amo, amore mio, e per dimostrarlo ti accosto ad alcuni marcatori del campionato tedesco

Tu sei com'era il giovane
come il bianco Borowski.
Di lui apprezzano al Weser
le fughe, il collo pieno
che parte, e in rete atterra;
ma, nel tirare, ha il chiaro
tuo sguardo pomerano
ed incede sull'erba
con un'aria superba.
Mi ricorda Littbarski.
È come sono tutte
l'ottime punte e tutte
le migliori mezzali
che avvicinano al Meister.
Così, se l'occhio, se il giudizio mio
non m'inganna, in Germania hai i tuoi uguali,
e in nessun'altra Liga.
Quando la birra assonna
le curve sveve
alzano cori che ricordano quelli
dolcissimi, onde a volte dei tuoi piedi
ti quereli, e non sai
che la tua classe ha la soave e triste
armonia dei Germani.

Tu sei com'era a Nürnberg
Saenko;
Fràncone ancora e senza
sconfitta, anzi festoso;
che, se lo fischi, il collo
volge, il viso sorpreso,
e chiede quasi scusa.
Se l'osservi calciare,
credi, a volte è un tiro
portentoso, che l'erba
strappa, e del gol fa dono.
È così che il perdono
offre, quando lo fischi.

Tu sei com'è Arango
o Rafinha, che han tanta
Renania negli occhi,
e 'l Tropico in cuore.
Ai lor piedi ogni palla
sembra, che d'un calore
indomabile arda,
e così la si scaglia
via, per troppo terrore.
Se in Vestfalia per via
uno d'essi l'inverno
lo sorprende all'esterno
quello forte ne trema.
Ed il lor gioco soffre
di nostalgia.

Tu sei come l'impavido
Bobadilla. In angusto
spazio di testa colpisce
alto,
poi rivolge gli orecchi
alla curva del Park;
che gli applausi ed i cori
a lui porta, di cui
l'attaccante abbisogna
specie in attimi bui.
Chi potrebbe quel coro
ritorgliergli? chi la maglia
che si strappa di dosso
per lanciarla alla curva
dove poi celebrare?
Chi mai farlo soffrire?

Tu sei come Pogrebnyak
che esplode in primavera.
Ma fatica all'inizio;
tu, non prendere il vizio.
Tu questo hai di Pogrebnyak;
le movenze complesse:
questo ch'a me, che temevo bidoni
ecco, annunciavi un altro Luca Toni.

Tu sei come il ben fertile
Grafite. Di lui, quando
fuori escono al prato
parla al cinque il suo mister:
lo vuol marcato.
Così poi anche in Džeko
ti ritrovo, ed in tutte
l'ottime punte e tutte
le migliori mezzali
che avvicinano al Meister;
e in nessun'altra Liga.

sabato 20 febbraio 2010

L'allenatore della Catalogna si lamenta della scarsa qualità dei suoi giocatori

Senti Oleguer, se tu fossi Abelardo
avremmo degli stadi un po' più pieni;
e per Vitòr Valdès vorrei Kameni
- potessi, lo pagherei un miliardo.

(l'originale)

mercoledì 17 febbraio 2010

Mediani

Non so dove i mediani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
combatto da solo.
Il campo lo sfioro
com'essi l'erba a contrastare Mido.
E come forse anch'essi amo la rete,
quella rete lontana,
ma il mio destino è vivere
ignorando la porta.

(l'originale)

martedì 16 febbraio 2010

Un deludente Sangiustese-Pro Vasto in Lega Pro Seconda Divisione

Corona impettito, il busto all'infuori, alla napoleona,
la sua Sangiustese (la buona squadra di Monte San Giusto!)

"più movimento lì dietro!", poi Giudici grida a Iazzetta
la curva del Vasto protetta come in campana di vetro

un palleggiare barocco, gli schemi pieni di errori
gli insulti agli zingari "ci vediam fuori", le falle nel tocco

"Venezia" si grida ai narcisi, poi i contropiede sprecati
proteste ai falli fischiati (e all'arbitro gridano avvisi)

ragnatele sterili, meschine, e le marcature?
controlli precari: figure giocanti in mediocrità

un catenaccio vetusto (s'annoia di brutto Corona)
e ignora la porta la buona squadra di Monte San Giusto.

(l'originale)

lunedì 15 febbraio 2010

Al calciomercato, ma con sentimento

Sono andato al calciomercato, con mille orpelli
E ho comprato Daniele Padelli
Per te
amor mio
Sono andato al calciomercato, con mille furori
E ho comprato Valerio Fiori
Per te
amor mio
Sono andato al calciomercato che conviene
E ho comprato Diamoutene
il pesante Diamoutene
Per te
amor mio
E poi sono andato al calciomercato d'annata
per comprare una mezzala croata
Ma non l'ho trovata
amore mio.

Parma-Cagliari, primi anni '90: il vantaggio dei padroni di casa

Dribblò Gianluca Festa:
Odo Melli far festa, e Benarrivo,
Tornato in su la scia,
Che ripete il suo verso.

giovedì 11 febbraio 2010

A Giovinco

Né più mai spererò nelle tue sponde
ché al tuo corpo il passaggetto spiacque,
Giovinco mio, che te specchi nell'onde
del grigio Po da cui deforme nacque

la testa tua, con le sue idee infeconde,
dal puerile sorriso, onde non piacque
la tua corsa sgraziata (e ne ha ben donde)
all'infame Ciro ch'al Meazza giacque;

cui fu fatale al meritato esiglio
l'averti in rosa per somma sventura:
voi due la Juve a stento sopravvisse.

Tu non altro che in coro avrai consiglio,
"va' via, e zappa la terra"; a te prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.

mercoledì 10 febbraio 2010

Ritratto di Montolivo

Il Montolivo con la palla in mano
con gli occhi grandi colore del cielo
e con l'estiva maglia viola: "Bayern
- disse - non voglio uscire oggi con te".
Ed io pensavo: Di tante parvenze
che s'ammirano al mondo, io ben so a quali
possa lui Montolivo assomigliare.
Certo alla schiuma, alla marina schiuma
che sull'onde biancheggia, a quella scia
ch'esce azzurra dai tetti e il vento sperde;
anche alle nubi, insensibili nubi
che si fanno e disfanno in campo verde;
e ad altre cose leggere e vaganti.

(l'originale)

martedì 9 febbraio 2010

lunedì 8 febbraio 2010

Manifesto del poeta di calcio minore

Ascoltami, i calciofili scontati
discorrono soltanto delle punte
dai nomi celebrati: rossi littbarski o gento.
lo, per me, amo gli stadi che paion quasi erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate mette giù Comazzi
qualche sparuta palla:
le alette che provan traversoni
discendono, poi Cioffi con affanno
protegge la sua porta da Zizzari o da Rigoni.

domenica 7 febbraio 2010

In memoria di un bidone

Si chiamava
Hazem Emam
Irritante
Nelle finte nei numeri
Mezzala
Idolatrato giù in
Patria

Giocò al De Graafschap
Ma non so come

Zamalèk
Tornato al paese
Dacché non era più
In Friuli
Nella squadra di eroi
Che si presentava all'Amsterdam Arena
Guidata da Zac.

E non sapeva
Cedere
La palla
Ai suoi compagni.

Fu accompagnato
Insieme a qualche articolo di scherno
Che noi leggevamo
In Egitto
Da numero 10 dello Zamalèk
Dove era partita la sua ascesa.

Risolse
Dei derby con l'Al Ahly
Squadretta che pare
Sempre
Predestinata
Ad una
Meschina figura.

E forse io solo
So ancora
"Che pippa!".

sabato 6 febbraio 2010

Dalla Campania all'Abruzzo, la nuova stagione calcistica porta migliorie alle infrastrutture

Settembre. Andiamo è tempo di tifare.
Ora sul campo verde i calciatori
tornan agli stadi e lascian dietro il mare,
vanno verso l’Adriatico e il suo prato
che verde è come i pascoli dei monti.
Rinnovato hanno l'erba di Avellino.

Il Signore dei Dardanelli

"Ash nazg hakansukur, ash nazg altintop,
ash nazg semihsenturk, agh belozoglu krimpatul"


Un Anello per domar li Turchi, Un sorteggio per trovarli,
Catenaccio per ghermirli tutti e allo stadio poi annientarli.

Romagna

Romagna solatia, dolce paese,
cui regnaron Schachner e Pestrin;
cui tenne pure il Condor riminese,
re dell'area, re pur del tap-in.

(l'originale)

San Martino del calcio

Di Poggi e Volpi
non è rimasto
che qualche
insulto sui muri.

A tanti
che quelli cercavano
non è arrivata
nessuna maglia.

Ma nel mio cuore
nessuna figu manca.

È nel mio cuore
quell'album terminato.

venerdì 5 febbraio 2010

2010 Lecce - Milan. Tensione sul dischetto.

«Questo detto a quell'estremo, rossonero — urlò sperduto.
Ti precipita nel limbo! Torna Abbiati verso Pluto!
non lasciar prodezza alcuna — qui a svelar chi fosti tu!
lascia entrare quel pallone, come un fuso nella porta!
strappa un grido dal mio cuore! Scappa alfin da quella porta!»
Disse Corvia: «Mai, mai più!»



(l'inarrivabile Ragazzoni)

2008: ossi di calciomercato genoano

Non chiederci Matteo Paro, che corra lungo il lato:
Modesto solo, oggi possiamo darti;
De Rosa Gaetano: ciò che non vogliamo.


(qui, l'originale)

Franco Baresi

Hai chiesto, alzando il tuo braccio, almeno un milione di falli
e ora che non ci sei non dan fuorigioco a Milito.

Stagione 1998/99, i playout di C1 premiano i dorici

Quant'è bella la salvezza
che donò La Grotteria
chi è d'Ancona lieto sia
pei foggian non c'è gaiezza.

giovedì 4 febbraio 2010

Figli d'arte (figli d'amore)

Cantami o Diva2000
dei piedi d'Achille
e l'ira di Nesta
che vede s'appresta
a toglierli il ruolo di "guardasigilli",
il figlio di Billy.

Ala dell'Argentina frustrata

Provo con un cross nel mezzo
ma lui fugge, scappa via
di segnar non c'è certezza
Meglio darla a Di Maria.

Ad un giovane interista, ovvero Il poster del Norwich City

Ho al muro – come vedi – un canarino.
Giallo coi calzoncini verdi. Fashanu,
certo, o Bellamy, gli fu vicino.

E’ tenero. E mi piace la divisa, tanta
è strana. Mi diverte la sua maglia,
mi ricorda gli Ottanta.
Torno in sua cara compagnia, bambino.

Ma tu pensi: I poeti sono matti.
Guardi appena; lo trovi stupidino.
Ti piace più Moratti.

(qui l'originale)

Seedorf contro la Juventus

Cantami, o Dida, di Clarence Seedorf
il tiro funesto che infiniti addusse
gol agli Agnei.

Giovani calciatori, siate umili

Fatti non foste a viver come Guti
ma per seguir Polonia (Cleto) e Scienza.

Lampi di classe in Eredivisie

Sneijder, Sneijder, burning bright
in the forests of Waalwijk.

Un talentuoso terzino verdeoro

Cafù. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette Nedved immemore
orbo da tanto tiro ,
così percosso, attonito
l'Olimpico al nunzio sta,
muto pensando all'ultima
partita dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di pie' mortale
la sua cruenta erbetta
a calpestar verrà.

mercoledì 3 febbraio 2010

Ahi Lazio! Or è stagion de doler tanto

Ahi Lazio, or è stagion de doler tanto
a ciascun om che i bianco ama e celesti,
che meraviglia anco Carlo Nesti,
se morto no l’ha già corrotto e pianto.
Pugnando l’alta Fior od i Granata
e l’onorato antico team romano
di certo pèr, destin assai villano,
s’avaccio ella non s'ha calciomercata.

Sfogo di un direttore di gara in Eccellenza marchigiana

Solo et pensoso i più molesti campi

vo mesurando a passi tardi e lenti,

et li occhi porto per fuggir fendenti

che un'ala della Vis temo mi stampi.



Se poi fischio rigor che Dio mi scampi

dal manifesto accorrer de le genti,

gli spettatori urlanti e malcontenti
,
e io che fuggo via fin quando ho i crampi.



Sì ch'io mi credo omai che monti e Piano

che soglio governar tre volte al mese
mi lasceranno infine punto sano



giacché son già tre volte che l'ho prese.

Poi vado ad arbitrar, benché malsano,

Montegranaro-Sambenedettese.

Pignataro, giovine bomber biancorosso

Spesso il mare di Rimini ho incontrato;
mi manca quando sto in trasferta in Puglia
ed anche quando a Reggio gioco al Giglio,
sperando di bucare Nutricato.

Milan - Juventus, fuorigioco dubbio fischiato a Del Piero

Paolino uomo ardito
un po' in ritardo sale
ma contro il laterale
urla e bestemmia Ale.

Sul finire dell'estate 2003. Roma è deserta.

Marazzina pallido e assorto,
presso i giardini al Muro Torto,
ascoltava Dacourt che disserta
su quanto sarebbe rimasta aperta

quella crepa nel campo di Trigoria,
in cui, in fila, De Rossi e Cassano,
si ruppero i crociati, senza gloria,
con Capello che inveiva di lontano.

a un centrocampista portoghese, troppo presto ceduto

Forse perche' della fatal quiete
tu sei l'imago, a me si caro vieni,
o Tiago! E quando ti corteggian liete
le palle perse e gli avversari sereni,
e quando dal prezioso tuo piede inquiete
giocate e palle lunghe all'universo meni,
sempre vieni invocato, e le secrete
vie del nostro centrocampo soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno a Zizou eterno; e intanto fugge
questo primo tempo, e van con lui le torme
delle cure onde meco Ciro si strugge;
e mentre guardo la tua pace, dorme
quel Sissoko guerrier ch'entro mi rugge

Sull'impenetrabiltà casalinga del Vicenza Calcio 1996/1997 (stadio Romeo Menti)

Oh Romeo, Romeo, perchè sei tu Romeo?
Rinnega Viviani, ricusa il tuo Lopez,
o se proprio non vuoi, giura che non ci sarà Pierre Wome.

Folgorazioni in contropiede

M'illumino di Jimenez.

Condizioni dei campi nell'Eccellenza pugliese

Ho giocato a Massafra.
C'era sabbia sul prato, rovinato.
Raramente bagnato
dalla pioggia, seccava.

Due frammenti di Virgilio

Bucoliche in salsa rumena:
Lacatus, tu patule recubans sub tegmine Hagi.

Mihajlović legge l'Eneide:
Llama crescit eundo.

Un episodio dubbio in un Catania-Siena (Carducci reprise)

Larrondo dribbla Spolli
ma Izco poi l'assale;
gridando "Criminale!"
rigirasi pel mal.

Ma per il calcio franco
già salgono i terzini
e i traverson di Fini
rallegrano Ghezzal.

Fischiata la battuta
la palla arriva tesa
e contro ogni pretesa
la tocca in porta Ekdàl.

Ma spinge Maccarone,
non è Andujar che liscia
rallegrasi Siniscia
la rete più non val.

Ma come è bello andare in giro per gl'irti colli bolognesi

La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale
e sotto il Dall'Ara
si scalda già Buscè.
Ma per gli spalti intorno,
dal ribollir del tifo,
va l'aspro odor de i vinti
ad intristire Appiah.

Fosco, lo ricorda San Siro

Pur tu sudore versavi, alma del campo,
su la mia erba un tempo, Tyson Rivas,
quando de' tuoi fiorenti anni fuggiva
la stagion prima, e dietro erale intanto
quella Colombia, lasciata con un pianto.

Soy un hombre sincero

Y yo que soy colchonero
antes que voy a las almas
verme solo esto quiero
'l Madrid que pierde en Las Palmas.

A Sneijder

Sneijder, rimembri ancora
quel tempo del tuo derby fatale,
quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
e tu, rauco e rissoso, il fischiare
dell'arbitro applaudivi?

Sonava il quieto stadio
e le vie d'intorno,
quando quel Muntari - un armadio,
allor che al troncar garretti intento
correva, assai contento
di quel che Mourinho in mente aveva.
Era gennaio nevoso: e tu solevi
così lanciar Milito.

Forse

Forse il giallorosso è solo questo
perenne amare i Sensi e non pentirsi.

Poliziano al San Paolo

Ben venga Maggio
e 'l Pocho, quel selvaggio!
Ben venga Quagliarella,
che vuol l'uom s'innamori:
e Hamsik, a palombella,
col Tanque e i suoi furori;
se poi invece che fuori
la mette dentro Maggio,
vedrete sventolare
i gonfaloni azzurri.

Stagione 2005/2006, emergenza in difesa per Cavasin

Quando vedemmo che giocaa 'l Treviso
ma senza difensor per grave ammanco,

mi figurai per personale avviso,

che si schierasse Maggio a destra, al fianco.
Galeoto fu 'l terzin! Ma chi lo scelse?
quel giorno - già - non pareggiammo manco.

Materazzi

Sempre caro mi fu quel Serse Cosmi
e quella legge che da tanta parte
dell’ultimo Gaucci il guardo esclude.
Ma sedendo in panchina e mirando, interminati
spalti al di la di quella, e Andrea
Silenzi, e profondissima quiete
io giocator mi fingo, e un poco
il mio compagno si spaura. E come Shevchenko
odo stormir tra queste piante io quell’ Andrea
Silenzi a questa voce
vo comparando: e mi sovviene Grosso,
e le molte stagioni, e il presidente
e Rivas, e il suon di Frey. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e lo spaccar m’è dolce, Liverani.

La domenica del derby

L’arbitrello vien da un magna magna
in sul contar dei falli
col suo fischio stridulo, e reca in mano
un taccuin di rossi e gialli
onde, siccome suole, ad ammonir egli si appresta:
di mani, il fallo, di Beckham e Favalli.

martedì 2 febbraio 2010

Personalità multiple

S’i’ fosse Coco, arderei ’l mondo;
s’i’ fosse Ventola, tempesterei;
foss' Acquafresca, i’ l’annegherei;
s’i’ fosse Terzi, crosserei per Larrondo.

Calciomercato

Si sta come D'Aversa
ora in Venezia-Giulia.

L'addio di Marcio

Non più andrai, Marcio Amoroso,
fuori e dentro l’area girando,
di Peruzzi turbando il riposo
Ametrano per Poggi ed è gol.

Il Senegalese Furioso

Le punte, i portier, l’ali, i giocatori,
sulle fasce l’audaci discese io canto
che furo al tempo che arrivarono i Mori
d’africa in Korea e a Francia nocquer tanto,
seguendo l’ire e i giovenili furori
di Diop lor re, che si diè vanto
di vendicar la morte di Ronaldo
sopra re Lemerre allenator marrano.

La pioggia sul Tardini

Paci! Su le soglie
del bosco c'è Obodo.

Bologna - Milan, notturna.

Onyewu sta solo sul cuor della terra
trafitto da Raggi, Di Vaio:
ed è subito sera.

Gallipoli - Ancona. Volpato sbaglia dal dischetto.

Rey fu.
Siccome immobile,
dopo il nefasto tiro.
Fu una parata memore,
oppure sbagliò mira?
Con un sorriso ironico
pur Mastronunzio sta.

El Escorpión (R. Higuita)

Nel mezzo del cammin il nostro Higuita
si ritrovò per un'area oscura
che la diritta linea era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta respinta alta e forte
che nell'allenator rinova la paura!

Lamento del centrale

Ricorditi di me che son Loria
Siena mi fe’ disfecemi la Roma:
Spalletti con la sua difesa a tria
schierandomi, inetto a tale soma.

In lode di Van Bronckhorst Giovanni

Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
di club in club, me vedrai seduto
su la panchina, o Feyenoord, gemendo
4il fior de' miei gentili anni caduto.

Di Carlo notturno

Che fai tu, Pellissier? Dimmi, che fai,
perigliosa punta?
Tu fai la sponda, e vai,
contemplando Eriberto; indi ti posi.

Fiorentina - Juve Stabia, alla corte del Duca di Mantova

D'Oriano è mobile
Qual piuma al vento,
Mutu dal centro spiazza Soviero.

La finale degli Europei del 2000

Poscia ch'io v'ebbi Toldo conosciuto,
vidi e conobbi l'ombra di colui
che fece per Wiltord il gran rifiuto.

Fiorentina - Milan

Perché mi guardi e non Favalli? Disse, a Natali, Capitan Dainelli

Duri dall'animo tenero

Al cor gentil rempaira sempre Amauri
come Masiello e Silva a Extremadura.

X Agosto (trofeo birra moretti)

San Lorenzo [De Almagro], io lo so perché tanto
Di Natale per l'area tranquilla
inciampa e cade, perchè si gran pianto
nella curva favilla.

La bohème blucerchiata

Che gelido, Mannini

Elogio di un promettente difensore

Tanto Gentile e tanto Nesta pare
Ogbonna mio, quand'egli a Rui saluta
ch'ogni Obinna deven tremando Mutu
e li occhi no l'ardiscon di guardare.