mercoledì 21 settembre 2011

Sul ventilato ritorno del Minestraro

Ah! giusto te cercavo, a' Minestra':
ha letto mi nepote sur giornale
che "torni ad allenare in serie A".
Te vonno, pare, all'Internazionale.

T'oo dico, regazzi': nun ze po ffa'.
Capisco che è n'affare gnente male,
ma in concrusione 'ndo devi d'anna'?
E nun te la pija' sur personale.

Prima de tutto, nun c'oo sai che piove?
E dimme 'n po', chi fai gioca' cor nove?
A quelli là je servirebbe un Duce

che parla, mena e nun ascorta er resto.
Uno cor bastone, e tu? tu ciai 'r mestolo.
Tu poi mette 'e toppe, un artro cuce.

A Gasperini

Oh! Gasperini battuto di nuovo,
sempre dai brocchi, dai poverini!
Di quel portiere io non me giovo:
passa la palla di Meggiorini.

passa la palla che s'infila in rete;
anche stasera, un altro bel dì.
Dici ai ragazzi "Correte! Correte!"
ma pensi "Oggi, è di nuovo così".

Costa, il pallone, e Moratti ci spese
il maialino da benzinaio;
ora non spende, e alleni da un mese
un bluff, una grana, un ginepraio.

Pensi: "A gennaio, chissà se il rintocco
di squilla sarà giunto per me!
Oppure invece se mangio il balocco:
ecco, un balocco, tutto per me!".

Poi le gambine scontrarono, e venne
rotto Ranocchia, e tu a Novarello
pensasti: "È fatta: ormai, uscire indenne
è dura, ed io son solo un fuscello.

Solo un fuscello battuto dal mare
che piega la testa, altro non fa.
Batti e ribatti lo deve spezzare;
l'unico dubbio è quando sarà".

(l'originale).