mercoledì 6 luglio 2011

Sterile lamento estivo di un appassionato di calcio

A me non dispiace l'estate
(la spiaggia, le lunghe nuotate...):

però disapprovo, a ragione,
la sua povertà di pallone.

Capisco sian chiuse le scuole
ma perché sprecare quel sole?

Potrebbero correr, gli atleti,
sudando da maratoneti.

Potrebbero, ma non lo fanno:
che noia, che brutto, che inganno!

A luglio, se accendi la tele,
di solito è tempo di mele;

al limite c'è l'amichevole:
la Val di Non contro il Chievo.

Allora, sapete che c'è?
Mi faccio ogni cosa da me.

Se compro un'arancia palleggio
e son Maradona, non peggio;

E tutte le spiagge fan Rio
(ovvio che Edmundo son io).

Se guardo le belle donnine
comunque son puro, son Lineker;

ma se mi sento ispirato
le marco, sì, come Renato.

Se vedo una vela nel mare,
mentre mi spingo a nuotare,

per forza ripenso alla Samba;
se tiro una riga di bamba

son Fowler nel derby del Mersey.
Se vo in autostrada, il New Jersey

è grigio color Alessandria
né bado se passa una mandria.

E poi quando guardo le stelle
mi paiono simili a quelle

trapunte nel cielo d'Europa
(e non parlo della Mitropa).

Perciò, tra gli astri cadenti
mi scopro pensieri stridenti:

nel giorno per Pascoli agro,
per me San Lorenzo è d'Almagro.