lunedì 20 ottobre 2014

Passioni nordiche di un uomo tranquillo


Da quando ho famiglia è raro che esca;
più spesso sto in casa e guardo l'Allsvenskan.

Lega minore, minuta, un'inezia?
D'accordo; eppure mi piace la Svezia.

Amo Ravelli, Stoccolma, l'Husqvarna,
Stieg Larsson e gli Abba, Bergman, la starna,

la Garbo, il Nobel, la Botnia e il suo golfo,
le guerre che vinse Gustavo Adolfo...

Mi basta vedere il giallo ed il blu,
subito dico: non chiedo di più.

Il sabato arriva, son già divanato,
dall'etere giunge il mio campionato.

Quand'ecco mia moglie (di solito è brava!)
mi piomba da dietro, come a Poltàva.

"Tu che t'intendi d'Uppsala e Lulea,
mi porti stasera, amore, all'Ikea?".

Rispondo con kalma(r), come l'unione,
per tutelare la mia relazione:

"L'emancipazione in Svezia consola!
Dunque se vuoi all'Ikea ci vai sola.

Non mi disturba, ti giuro, lo shopping;
ma amo di più, confesso, il Norrköping".

Le dico così e poi la congedo.
"Solo una cosa!", continua, "ti chiedo:

Poi chi riporta a casa il Malm, oh?"
"Che cazzo mi frega? Mi gioca il Malmö..."

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