lunedì 31 maggio 2010

Per il Mantova, retrocesso con onore

Ha perduto, ma con stile
(era il piccolo Brasile!),
ha sofferto ed ha sperato
fino a tutto il campionato.

Poi Ancona,
tristo nunzio:
non perdona
Mastronunzio.
E finisce senza gloria
- che peccato - questa storia.

Da settembre fino a maggio
stesso film, su questi schermi:
gli stipendi sempre fermi.
Pure lottan, che coraggio.

Qualche lampo
solo in campo.
La stagione è senza assi:
segna Nassi.
C'è Caridi:
ogni tanto anche tu ridi.

A gennaio, che sorpresa,
si ritorna a far la spesa.
Dice quello: "Guarda Lori!
Compra pure Pellicori".
Ma non paga
(e continua, questa saga).
Gli stipendi,
tu li prendi?
Giù promesse, un tanto al metro;
ma s'annaspa, sempre dietro.

Pur si spera;
non è giunta ancora sera.

Viene a Mantova il Torino
(che ricordi!
quel traguardo fu vicino...
Ma per ora te lo scordi):
caldo torrido,
ci si prova con le torri.
Palla dentro, tocca Nassi:
Pellicori!
Palla fuori.
Sguardo basso, i giocatori.

Il disastro, a pochi passi.

Dopo, il resto
non fa testo:
con le brutte o con le buone
tocca vincere al Del Conero.
Nassi, Carrus e Tarana:
una strana settimana;
un ritorno
per un giorno
dove furono applauditi.

Se ne partono falliti.
Niente scuse?
Anzi, tante.
La più grave:
presidente latitante.
Prima illuse;
ora salta dalla nave.
Il futuro?
Buio, scuro.
Non si sa:
niente a Mantova è sicuro.

E quel sogno, non lo vedo:
torneremo in serie A?
Forse un giorno. Un po' ci credo.

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