mercoledì 20 ottobre 2010

Cantico della squadra latina

La rumena squadra fu regina
delle squadre che sono quaggiù;
quando al capo suo brillò divina
quella Stella ch'ora non c'è più.
Era Hagi a mostrar la strada
con i raggi delle sue invenzioni;
era lui a guidare la masnada
che temevan tutte le nazioni.

Ogni tocco in lui era prezioso,
magistrale, dolce, affascinante
e facea l'nemico più rabbioso
genuflettersi, quasi adorante.
Era bella quella nazionale
risplendente nel mondiale caldo,
come Venere, senza un uguale,
sorse nuda su dal mar smeraldo.

Quella squadra là era in possesso
dei più bei tesori di 'sto gioco:
un attacco che segnava spesso
dei mediani che sbagliavan poco.
Belodedici poi, in difesa
s'adoprava con il giusto nerbo
a frustrare qualche discesa
col vigore suo, da mezzo serbo.

Ma se un giorno vorrai sapere
che successe a quella Romania,
ti dirò che le mancò 'l portiere
che fu quella l'unica amnesia.
Però davanti al dio del pallone
quella squadra, tutto sommato,
potrà dire "Togli quell'azione;
per il resto, io t'ho onorato".

(qui l'originale, anche in francese)

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