giovedì 27 gennaio 2011

Al mio barista, emigrato in Continente

L'conosco da molto? Parecchio;
ormai è diventato anche vecchio.
Io sono un suo antico cliente;
se entro, frammisto alla gente,

si ferma, saluta me solo.
Ricambio, poi torna al suo ruolo:
mi chiede, con sfoggio di doppie
- ai tavoli siedon le coppie -

"Lavori? Con quale mansione?
Che bevi? Ti servo al bancone?".
Rispondo che i tempi son duri.
Poi guardo distratto i suoi muri.

Ricordo l'infanzia mia acerba;
già Riva planava sull'erba.
Già c'era la rosa completa
(Francescoli, Zola, Fonseca)

e fissa tra quei giocatori
l'immagine dei quattro mori.
Ho trent'anni, bevo un Varnelli
ma i poster rimangono quelli.

Vorrei domandare, ma taccio,
per non blaterare a casaccio,
"Da quanto non torni in Sardegna?":
è a casa, se il Cagliari segna.

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