martedì 14 settembre 2010

Per un'amica romanista.

Vorrei mi portassi domani allo stadio.
Non voglio sentire, stavolta, per radio
la cronaca ardita, le grida, le gesta
di Totti che, rapido, semina Nesta.

Vorrei mi portassi e poi, sul più bello,
De Rossi che lancia un filtrante a Borriello,
che, con un sinistro che buca la rete,
ci faccia passare le ore più liete.

Vorrei mi portassi, dev'essere figo
vedere l'Aurelio che fece Rodrigo
e insieme applaudire l'atletico gesto
che lascia di sasso un Domenico Mesto.

Vorrei mi portassi, ma oggi! Non ieri!
Potrei sopportare persino Ranieri,
potrei sopportare il veder, di lontano,
seduto in tribuna il compianto Adriano.

Vorrei mi portassi e segnasse anche Mirko,
che cerca il suo spazio nel ludico circo.
Segnasse, esultando col biondo Mexès,
donando sollievo e cacciando lo stress.

Vorrei mi portassi e cantassimo i cori,
che inneggiano ai vostri famosi colori.
Oppure, contento, comunque mi taccio:
mi basta un sorriso, mi basta un abbraccio.

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